L’uomo scopre di aver difficoltà a procreare e l’ex moglie gli rivelato di avere fatto ricorso alla fecondazione eterologa per avere il loro figlio. Consequenziale la possibilità di chiedere il disconoscimento della paternità. Sarà però necessario un «esame genetico» ad hoc, spiega la Cassazione, rimettendo la causa ai giudici d’Appello. Solo con una «prova ematologica», difatti, sarà possibile, facendo ricorso alle «avanzate acquisizioni scientifiche nel campo della genetica», verificare il legame biologico tra il padre e il presunto figlio. Lo ha sancito al Corte di Cassazione con la sentenza 7965/2017