Il disposto degli artt. 315-bis, 336-bis, 337-octies c.c., delinea il diritto del minore che abbia compiuto i 12 anni – o anche di età inferiore, ove capace di discernimento – di esprimere la sua opinione in ordine alle decisioni relative ai propri diritti o interessi.
Tali disposizioni valorizzano il ruolo del minore nell’ambito del processo, riconoscendogli espressamente il diritto a essere informato e ad esprimere la propria opinione in tutte le questioni e le procedure che incidono sui suoi interessi esanciscono in maniera inequivoca l’importanza di tale atto processuale, che costituisce un’opportunità per il minore di fare ascoltare i suoi bisogni e di dare spazio nel processo alle sue esigenze ed emozioni.
L’ascolto del minore è previsto come obbligatorio nelle procedure che lo riguardo, salvo che afferiscano questioni economiche, sia per lui pregiudizievole o manifestamente inutile. Deve essere svolto da un Giudice e/o da un suo ausiliario, ma può anche essere delegato a terzi
In un caso recente (Tribunale di MIlano 3 giugno 2016)un padre, nell’ambito di un procedimento giudiziale di separazione, a causa del dissenso manifestato dalla madre riguardo la richiesta della figlia minore di poter trascorre un’esperienza formativa di tre mesi in Australia in occasione del periodo estivo, ha incardinato con ricorso un sub-procedimento, onde ottenere l’autorizzazione a che la minore potesse affrontare il viaggio e partecipare alla vacanza-studio. Le resistenze materne erano legate prevalentemente alla distanza geografica della località scelta dalla figlia, alla durata del soggiorno e frutto, inoltre, della convinzione che la minore non fosse realmente sicura di partecipare alla vacanza-studio e non avesse la capacità di esprimere liberamente il suo dissenso ai genitori. Il Giudice, durante l’ascolto della minore, ha accertato che la stessa era determinata nel voler affrontare questa esperienza formativa e che le sue intenzioni erano già state manifestate chiaramente alla madre. Pertanto, con l’ordinanza in commento, ha accolto il ricorso del ricorrente, concedendo l’autorizzazione richiesta.