La separazione va addebitata al marito infedele nonostante la moglie, dopo averlo scoperto, abbia intrattenuto per ripicca una relazione con un altro uomo: è stata l’originaria infedeltà del partner, infatti a determinare la “rottura” del rapporto coniugale.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, prima sezione civile, nella sentenza n. 3318/2017:gli Ermellini ribadiscono che “l’inosservanza dell’obbligo di fedeltà coniugale è di regola sufficiente, da sola, a giustificare l’addebito della separazione al coniuge responsabile, sempreché non si constati la mancanza di nesso causale tra infedeltà e crisi coniugale, tale che risulti la preesistenza di una crisi già irrimediabilmente in atto“.