Chi compie un accesso abusivo a sistema informatico e chi spia tra la posta elettronica di un altro soggetto, benché sia coperta da password, commette reato.
Lo afferma la Cassazione Penale con la sentenza n. 13057/2016 secondo la quale anche l’account di posta elettronica può essere inquadrato come un “sistema informatico”.
Pertanto chi legge le email di altri soggetti protette da password rischia la reclusione fino a tre anni. Se si provvede anche a cancellare la posta elettronica la reclusione sale fino a cinque anni.
Quindi non più solo violazione della privacy e della corrispondenza ma il più grave reato di accesso abusivo a sistema informatico.
Secondo la Corte il legislatore– ha voluto dare una definizione ampia di tale concetto in quanto spinto dalla necessità di tutelare nuove forme di aggressione alla sfera personale, rese possibili dalla sviluppo della scienza. Quindi
il sistema informatico non è solo un complesso di elementi fisici (hardware) ed astratti (software) che compongono un apparato di elaborazione dati, ma vi rientra anche l’account email nel momento in cui sia protetto da password. La casella di posta elettronica è uno spazio di memoria di un sistema informatico destinato alla memorizzazione di messaggi o informazioni di altra natura (video, messaggi) di un soggetto identificato da un account registrato presso un provider. E l’accesso a questo spazio di memoria rappresenta senz’altro un accesso a sistema informatico di cui la casella è un semplice elemento.