Confermato l’affidamento esclusivo al padre per la figlia minore che, dopo la separazione dei coniugi seguita a una relazione extraconiugale della madre dalla quale è nato un altro figlio, è stata da costei pressoché abbandonata.
Così ha deciso la Corte d’Appello di Lecce con la sentenza 171/2015 precisando che «in tema di affidamento del minore, nello scegliere il genitore collocatario più idoneo, tenendo in considerazione l’interesse preminente del minore, si deve avere riguardo anche alle consuetudini di vita già acquisite dal minore medesimo».
Troppi cinque anni di disinteresse per poi rivendicare l’affido esclusivo della figlia che vive serenamente col papà.
La donna aveva addirittura chiesto di addebitare al marito la separazione e di collocare presso di sé la figlia, oltre all’assegnazione della casa coniugale e un assegno. Ma la Corte territoriale aveva ritenuto la madre unica responsabile della separazione che aveva instaurato la relazione extraconiugale dalla quale ha avuto un figlio, mentre l’altra bambino, di appena sette anni, era rimasta a vivere col padre col quale aveva un ottimo rapporto.
Quindi, affidarla adesso al padre avrebbe significato per la ragazza oramai adolescente travolgere i suoi equilibri, di certo raggiunti con non poca difficoltà.