Assegno divorzile alto per la ex che non riesce a trovare lavoro, essendosi dedicata durante il matrimonio alla famiglia, così trascurando l’ attività professionale.
Lo afferma la Cassazione con l’ordinanza n. 2580: rigettato il ricorso del marito contro la sentenza della Corte d’Appello che lo condannava a corrispondere alla moglie un assegno mensile di 2 mila euro, oltre a quello per le figlie.
Non ha nessuna colpa la donna, che è dottore commercialista, per non avere avuto la possibilità di trovare lavoro. Durante il matrimonio aveva infatti ridotto molto la sua attività; dopo la separazione aveva tentato di recuperare, anche adattandosi al lavoro di cassiera. Le era anche stato offerta una possibilità di collaborazione autonoma, venuta poi meno, in quanto la donna non era aggiornata in relazione sopravvenute normative e per problemi familiari e psicologici.