Se il medico sbaglia e diagnostica per errore una malattia inesistente, il paziente, che si sia inutilmente preoccupato, ha il diritto al risarcimento del danno morale causato dallo stress e dalla depressione.
In sostanza, è risarcibile la sofferenza psicologica causata a un soggetto perfettamente sano in caso di diagnosi medica errata. Sia che la malattia non esista, sia che risulti essere meno grave di quella diagnosticata inizialmente.
Ma il risarcimento spetta pure agli stretti congiunti che hanno subito le ripercussioni della sofferenza del familiare, così modificando il proprio stile di vita.
(Cass. sent. n. 14040 del 4.06.13)