Affidamento esclusivo al padre, sebbene il minore abbia affermato di stare bene anche con la madre.
Il Giudice non è vincolato alla volontà espressa dal bambino poichè ciò che conta è assicurare il diritto del minore a crescere in un ambiente armonioso per il suo sviluppo.
Va controtendenza il decreto della Corte di appello di Catania (giudice estensore Rita Russo).
Nel caso di specie la madre conduceva una vita sregolata (imputata in due procedimenti per spaccio di droga insieme al nuovo compagno) e non aveva mai versato il mantenimento per il figlio. Il figlio aveva dichiarato di essere contento quando andava a trovarla e di star bene con entrambi i genitori. Ma la Corte ritiene di dover assicurare al minore le migliori condizioni per crescere sano sul piano fisico e intellettuale, morale e sociale. Inoltre, nel caso di specie, il minore aveva appena 9 anni, e, secondo i Giudici, le capacità di discernimento possono intendersi acquisite soltanto a dodici anni. Neppure il diritto a mantenere rapporti continuativi con entrambi i genitori è un principio assoluto se risulta pregiudizievole per il minore.