La madre che non riconosce il figlio al momento del parto può cambiare idea, anche se
sono scaduti i 60 giorni che la legge fissa per il ripensamento. Purché l’intenzione di tenere con sé il
bambino sia manifestata prima della sentenza nella procedura di adozione o di affidamento
preadottivo.
Lo afferma la Cassazione con la sentenza n. 2802/2014.