chi invia su Whatsapp immagine private, nel caso delle riprese fatte di nascosto subito dopo aver consumato un rapporto sessuale in auto, commette reato di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente.
La captazione fraudolenta, e quindi l’assenza di consenso della vittima, nel caso di specie, è stata ritenuta provata oltre che dalle modalità della ripresa, fugacemente realizzata subito dopo un rapporto sessuale, da alcune immagini del video, in cui la persona offesa esprime la propria sorpresa e contrarietà per quell’azione improvvida, invitando l’autore a mettere da parte il telefono.
Cass. penale, sentenza n. 2112 del 17/12/2025
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