Integra l’elemento oggettivo del delitto di maltrattamenti in famiglia il compimento di più atti, delittuosi o meno, di natura vessatoria che determinano sofferenze fisiche o morali, realizzati in momenti successivi, senza che sia necessario che essi vengano posti in essere per un tempo prolungato, essendo, invece, sufficiente la loro ripetizione, anche se per un limitato periodo Sussiste il reato di maltrattamento psicologico nel caso del figlio che nei confronti della madre e della sorella, attraverso incalzanti richieste di danaro, che se negate, assume reazioni, aggravate dall’uso di stupefacenti, verbalmente violente e al danneggiamento di suppellettili e di parti dell’appartamento.
Cass. Pen., Sez. VI, sent. 20 novembre 2024, n. 42513
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