Il disagio psicologico vissuto dai figli a seguito della disgregazione della coppia genitoriale, della incertezza e della scarsa prevedibilità del contesto ambientale e del permanere di una certa animosità della madre, anche per i suoi limiti caratteriali, nei confronti del padre dei bambini, manifestatasi attraverso “comunicazioni denigratorie”, non presenta la consistenza del pregiudizio legittimante la sospensione della responsabilità genitoriale, specie quando, come nel caso di specie, emerge nel corso del giudizio che la madre ha buone competenze genitoriali e non ha mai sminuito il padre.
Cass. civile ord. 24710 del 16 settembre 2024
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