E’ reato di interferenze illecite nella vita privata usare la videosorveglianza installata contro i ladri o qualsiasi altro “apparecchio spia” (registratore compreso) per controllare cosa fa il partner quando è solo, e ciò anche se le immagini sono captate a fin di bene, come ad esempio per raccogliere le prove di un tradimento.
Il fatto che sia il proprietario della casa a installare un dispositivo di registrazione segreto, come una microspia, non rende legittimo l’uso della stessa ai fini della registrazione di conversazioni altrui senza il loro consenso.
Cass. penale sent. n. 12713 del 27/03/2024