In tema di violenza sessuale, la testimonianza della persona offesa può costituire fonte probatoria esclusiva e determinante dell’affermazione di responsabilità dell’imputato, ove la sua attendibilità intrinseca sia confermata attraverso il rigoroso vaglio delle garanzie procedurali emergenti dalla progressione processuale, senza la necessità di reperire i riscontri esterni di cui all’art. 192, comma 3, c.p.p. (secondo cui le dichiarazioni accusatorie provenienti dall’indagato o imputato in un procedimento connesso o collegato siano confermate da riscontri esterni.)
Cass. Pen., Sez. III, Sent., 05 luglio 2024, n. 26523
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