Condannato per maltrattamenti il padre che, spesso ubriaco, pone in essere atti di violenza fisica e una continua condotta ingiuriosa e minacciosa nei confronti dei figli, anche se questi reagiscono con altra violenza.
Infatti, la sporadica reazione aggressiva della vittima, che si trova in stato di soggezione a fronte dei continui soprusi, non esclude il reato, non dovendo la vittima essere ridotta a succube dell’autore della violenza affinchè questi sia condannato.
Cass. penale sent. 11724 del 20 marzo 2024