i poteri dell’Amministratore di Sostegno possono essere ampliati fino a ricomprendere la prestazione del consenso informato rispetto alle cure e agli altri aspetti sanitari, nonché alla decisione in relazione al luogo dove vivere, se il beneficiario non risulta in grado di determinarsi.
Nel caso di specie si erano verificati plurimi ricoveri coatti in servizio psichiatrico di diagnosi e cura, giustificati da episodi di agitazione psicomotoria con aggressività eterodiretta, specie nei confronti di congiunti, spesso dovuti ad abuso di alcool e di sostanze, confermati da perizia che attesta il peggioramento complessivo della situazione clinica del paziente nel corso degli anni, con ripercussioni negative sulla sua vita sociale e di relazione
Trib. Genova decreto 27 gennaio 2024
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