La consistente e ripetuta sequenza di condotte moleste, dipanatesi per anni con aggressioni fisiche e verbali, con telefonate ossessive, con pedinamenti ed incessanti interferenze, accompagnate talvolta da incombenti isterismi, nella vita privata del coniuge separato, soprattutto quando quest’ultimo è stato in compagnia della figlia, configura un contesto comportamentale che, per durata e modalità, si colloca serenamente nell’alveo di una volontà protesa a cagionare, anche, per via mediata, attraverso un’esasperante intromissione nella sfera di serenità psico-fisica della figlia minore, gli eventi tipici dello stalking
Cass. Pen. Sent., 14 settembre 2023 n. 37724
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