Sussiste il delitto di corruzione di minorenne a fronte del compimento di qualsiasi atto sessuale in presenza di un minore di quattordici anni, che non investa la corporeità del minore, con la consapevolezza dell’autore di agire al fine di far assistere il minore agli atti sessuali commessi in sua presenza.
Anche le condotte realizzate a distanza, e condivise e mostrate mediante mezzi telematici, – pur svolgendosi in assenza di contatto fisico con la vittima – sono riconducibili alla fattispecie di reato indicata poiché il far assistere persona minore di anni quattordici al compimento di atti sessuali o il mostrare alla medesima materiale pornografico al fine di indurla a compiere o a subire atti sessuali non richiede necessariamente la presenza fisica degli interlocutori.
Cass. penale, sentenza 21 aprile 2023 n. 17171