Commette il reato di maltrattamenti in famiglia chi pronuncia frasi di disprezzo nei confronti del proprio partner. È sufficiente la coscienza e la volontà di insistere in un’attività vessatoria, già posta in essere in precedenza, tale da ledere la personalità della vittima.
L’illecito penale necessita, infatti, di una condotta abituale che si estrinsechi con più atti che determinano sofferenze fisiche o morali, realizzati in momenti successivi, avvinti nel loro svolgimento da un’unica intenzione criminosa: quella di ledere l’integrità fisica o morale del soggetto passivo, infliggendogli abitualmente tali sofferenze
Cass., sent. del 14.01.2015