la percezione della pensione di vecchiaia da parte del soggetto beneficiario rappresenti sì un miglioramento della sua situazione reddituale ma non è tale, per la sua misura, da portare all’elisione dell’assegno divorzile, quanto piuttosto ad una riduzione, senza che ne vengano meno né la componente assistenziale, né quella perequativa- compensativa
Trib. Verona decreto 10.1.2023 n. 348
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