L’animale non è una “cosa”, ma un essere senziente.
Con l’accordo di separazione, quindi, i coniugi possono regolare le modalità del suo mantenimento e della permanenze presso l’una o l’altra abitazione.
Via libera quindi alle pattuizioni sulla custodia del cucciolo in sede di separazione coniugale.
Lo afferma il Tribunale di Milano con un decreto del 13 marzo 2013. Precisano i Giudici che “il sentimento per gli animali ha protezione costituzionale e riconoscimento europeo cosicché deve essere riconosciuto un vero e proprio diritto soggettivo all’animale da compagnia”, richiamando un precedente del Tribunale di Varese del 7 dicembre 2011.; tale diritto è oramai conclamato sia al livello sovranzionale sia nell’ordinamento interno, anche alla luce della Riforma sul Condominio che ha previsto che “le norme del regolamento [condominiale] non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”.